Sono attratto dall’arte senza nome e di conseguenza promuovermi come artista mi riesce difficile.
Attraverso il ricamo e l’arte tessile mi sono avvicinato all’artigianato e alla decorazione, che ho scelto per la loro onestà intellettuale e la mancanza di fronzoli e orpelli concettuali.
Tessuti e teli: cose concrete che puoi sempre portarti dietro, coperte per uomini o per animali, con frange e applicazioni di rustica preziosità.
Mi interessa la natura, la forma originale, il suono delle tortore, del vento tra i cipressi, le api, i funghi, i fiori, i ciuchi, la lana delle pecore, la terra e i semi, il legno, il verde, e l’acqua nelle sue diverse forme e poi anche la perfezione del ciclo della vita dove la distruzione non esiste e dove nulla è rifiuto.
Vorrei creare opere che arrivino all’essenza delle cose, senza bisogno di spiegazione se non forse un haiku.